Verona: Carlo Giovanardi boccia lo spettacolo con Romeo e Giulietta gay

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Verona: Carlo Giovanardi boccia lo spettacolo con Romeo e Giulietta gay Cultura Gay Non ha intenzione di mollare la presa verso il popolo omosex. Carlo Giovanardi ha chiesto al Comune di Verona di poter cambiare il copione di uno spettacolo gay-friendly per sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicatissimo tema dell’omofobia. Nell’ambito Divercity, una manifestazione sulla diversità al Teatro Camploy della città veneta, si era pensato di mettere in scena un Romeo ed un Giulietto gay ma il sottosegretario alla Famiglia non ci sta:

Non sono riuscito a leggere il testo nonostante l’avessi richiesto al sindaco Tosi e all’assessore Bertacco, ma posso dire che se quello di Verona è uno spettacolo che difende i diritti e condanna l’omofobia non ho niente da dire, ma se invece è una versione del Romeo e Giulietta di Shakespeare in cui Romeo è un uomo e Giulietta anche, beh, qualcosa da dire ce l’ho. Io che faccio l’amministratore pubblico so bene che prima di concedere un patrocinio della presidenza del Consiglio a una manifestazione chiedo di conoscerne i contenuti e l’orientamento. Poiché quindi il Comune di Verona patrocina lo spettacolo, immaginavo che sapesse a cosa va incontro.

Non è d’accordo con Giovanardi, Giovanni Miozzi, presidente della provincia:

È un’iniziativa in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia e per la prevenzione dell’HIV e non vedo cosa ci sia di sbagliato.

Elena Traverso, la consigliera comunale del Pdl che ha promosso il patrocinio comunale alla pièce, spiega le motivazioni di una simile scelta (Fonte Il Gazzettino):

Non vogliamo pubblicizzare le unioni omosessuali ma sensibilizzare la città sul tema dell’intolleranza omofobica: sfido chiunque a dire che sia è giusto licenziare per l’orientamento sessuale o che una delle maggiori cause di suicidio tra adolescenti non sono le aggressioni sessiste subite a scuola. Le polemiche in atto dimostrano che il tema dell’omofobia a Verona va affrontato.

Al debutto teatrale, il regista Miglioranzi è stato invitato ad epurare gli eccessi (bacio gay compreso) per evitare di urtare la sensibilità del pubblico tradizionalista. Si vocifera addirittura che l’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco abbia ritoccato il testo per paura di ripercussioni da parte delle amministrazioni locali. Alla prima dello spettacolo, però, le tenere effusioni tra i due protagonisti ci sono state ma senza conseguenze nocive sullo stato di salute degli spettatori. Allora mi chiedo… tanto rumore per nulla?

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