Annalisa Scarnerà, a nome dell’associazione Gay Street, ha realizzato un contributo video per sensibilizzare l’opinione pubblica romana (e non solo) sulla pedonalizzazione del tratto di strada adiacente al Colosseo di Roma e al centro della movida di tanti gay, lesbiche e transgender (Fonte Affari Italiani):
Due-tremila persone a sera, non possono continuare a fare lo slalom, per questo, dopo il silenzio, abbiamo deciso di realizzare un video nel quale si spiega il valore turistico e culturale di questo polo di aggregazione multietnico e multiculturale, e dove spieghiamo come togliere le auto e come riqualificare la zona, il cui valore va ben oltre la comunità che rappresentiamo. Siamo consapevoli che dobbiamo impegnarci per primi nella tutela e nel rispetto del decoro della nostra strada che ormai ha un valore nazionale e internazionale.
Il progetto, di convincere il Comune ad istituire un’isola pedonale di centro metri e a mettere fioriere e vasi al posto delle automobili, ha avuto diverse adesioni tra cui quella di Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay:
Ogni città europea ha un quartiere gay, dove le persone omosessuali, lesbiche, transessuali e transgender hanno la possibilità di creare un loro spazio con la città… hanno la possibilità di aggregarsi, vivere i loro diritti, divertirsi, costruire le loro famiglie, i loro sogni, i loro progetti. Anche Roma, la capitale d’Italia, la citta più importante del Paese, ma anche una delle città più antiche d’Europa, ha diritto ad avere il proprio quartiere gay.