Che il nostro Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, fosse un pò “confusa” sulla questione dei diritti civili per la comunità glbt italiana, è stato constatato in più occasioni. Per non smentirsi mai, la “ministra” ha rilasciato dichiarazioni piuttosto rigide e categoriche (che non lasciano margini di apertura) sul matrimonio gay dalle colonne di Famiglia Cristiana
Resto contraria a equiparare le unioni omosessuali con il matrimonio. Sono invece aperta a discutere il riconoscimento di alcuni diritti come la possibilità di visitare il partner in ospedale e in carcere, oppure il diritto di subentrare nel contratto di locazione.
E per la serie, un colpo al cerchio ed un altro alla botte, la Carfagna si scaglia ovviamente contro la violenza omofoba dei giorni scorsi a Roma, Palermo e Padova
In un paese civile non è accettabile che una persona venga aggredita, insultata o picchiata soltanto perché ama una persona dello stesso sesso. Per questo motivo sono favorevole a una norma che punisca i reati contro la persona commessi con finalità di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale della vittima.
A questo punto mi chiedo: se nemmeno il Ministro per le Pari Opportunità ha intenzione di tutelarci di fronte alla legge, a quale porta dobbiamo bussare per farci ascoltare?