Google, Starbucks e Microsoft sono tra le 70 aziende che hanno manifestato la propria contrarietà davanti alle imposizioni del DOMA, l’atto in difesa del matrimonio accusato di proteggere e privilegiare il matrimonio esclusivamente eterosessuale.
L’atto, riferente all’anno 1996, spingeva le aziende a non riconoscere le unioni di tipo omosessuali, sia ufficiali che di fatto, e richiedeva a tutti i direttori aziendali di trattare i dipendenti omosessuali in maniera diversa rispetto ai colleghi etero; una politica finalmente giudicata scorretta e discriminatoria dalle aziende di oggi.
D’accordo anche Joe Solmonese, presidente della Human Rights Campaign (HRC), l’associazione GLBT-friendly più forte degli Stati Uniti, che ha accusato il DOMA di ferire famiglie, dipendenti e commercio, un atto eticamente scorretto che andrebbe rifiutato a piena voce:
Non solo il DOMA crea dei disagi alle famiglie, ma anche il commercio americano. Molti cittadini americani hanno mostrato il proprio disaccordo a proposito di questa legge ed è per questo che ne richiediamo la modifica al più presto.
D’accordo anche altre aziende tra cui CBS, Levis Strauss, Nike e Time Warner Cable.
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