Secondo uno studio in Canada, le persone che si pongono politicamente a destra tendono ad essere più razziste e chiuse intellettualmente, quindi meno intelligenti di chi si schiera a sinistra: sembra una notizia faziosa e poco democratica, ma proprio dal Nord America giunge questa notizia che, tra l’altro, individua nelle persone che già da bambini avevano un basso quoziente intellettivo una tendenza a crescere con idee razziste e anti-gay.
Il documento ha analizzato 15.000 persone tra Regno Unito e Stati Uniti, grazie alle informazioni provenienti da due studi nel Regno Unito dal 1958 al 1970 e uno negli USA nel 1986, dove diverse migliaia di bambini sono state valutate per conoscere il livello d’intelligenza all’età di 10/ 11 anni, per poi incontrarli nuovamente all’età di 33 anni e raccogliere informazioni sull’orientamento politico e il grado di accettazione delle diversità socio-culturali.
Gli autori della ricerca hanno ottenuto risultati in cui si denota che le persone con scarsa intelligenza gravitano verso destra, perché li fanno sentire al sicuro; ciò che si è evinto è che il livello di istruzione delle persone non è ciò che determina l’essere razzista o no; secondo gli studiosi è l’intelligenza innata a operare in tal senso.
Lo studio sostiene che l’ideologia di destra forma un percorso per persone con bassa capacità di ragionamento e che certe idee siano la base del pregiudizio contro gruppi come le altre razze o persone lgbt.
Essi affermano inoltre che la politica conservatrice è parte di un rapporto complesso che porta le persone a sviluppare pregiudizi.
Photo Credits | Getty Images