La politica italiana doveva aspettare che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama o il neo presidente francese Hollande si dichiarassero apertamente a favore dei matrimoni gay, per iniziare a smuoversi anche qui in Italia: Antonio Di Pietro (Idv) ha aperto un nuovo capitolo sull’argomento ufficializzando la volontà del partito a voler sostenere i diritti delle coppie lgbt; il presidente di Arcigay Paolo Patané ha accolto la notizia positivamente dichiarando:
Con la conferma del si’ al matrimonio gay di Antonio Di Pietro, l’IdV e’ il primo partito italiano a esprimersi a favore; questo sì, esattamente come per Obama, del nuovo presidente francese Hollande, del premier inglese Cameron e di Raul Castro, si inserisce in una rivoluzione culturale che afferma senza ambiguità il valore sociale degli affetti tra persone dello stesso sesso e la totale uguaglianza nei diritti e doveri tra eterosessuali e omosessuali.
La conferma del sì al matrimonio gay di Antonio Di Pietro è stata rilanciata da L’Espresso, anche se è stata anticipata nei giorni scorsi da Franco Grillini, Responsabile diritti civili dell’Italia dei Valori: l’IdV è il primo partito italiano a esprimersi a favore della parità nel matrimonio.
Il presidente Arcigay Patané ha aggiunto:
Il Partito Democratico non può ignorare che l’eguaglianza non ha via di mezzo, o c’è o non c’è, e che il diritto al matrimonio civile di tutti i cittadini del nostro Paese, senza distinzioni, sostanzia un diritto umano fondamentale.
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