Le ricerche francesi parlano chiaro: gli uomini gay conviventi hanno due volte in più la probabilità di rimanere disoccupati rispetto agli uomini eterosessuali che vivono con un partner di sesso femminile.
Thierry Laurent e Ferhat Mihoubi hanno esaminato quattordici indagini dell’INSEE tra il 1996 e il 2009. Il risultato? Un tasso di disoccupazione tra i gay al 3,1 per cento rispetto al 1,5 per cento degli eterosessuali.
Il dato, in linea di massima, può essere attribuito in parte alla discriminazione nel processo di assunzione per un lavoro. E il tasso di persone che ha definitivamente rinunciato a cercare lavoro è del 4,2 per cento tra gli uomini gay e il 2,3 per cento tra gli uomini eterosessuali conviventi.
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