Il giudice Mwangusya Eldad, operante a Kampala, capitale dell’Uganda, ha richiesto alle autorità un’azione di “spionaggio” all’interno delle organizzazioni dedicate al rispetto e alla difesa dei diritti omosessuali. La richiesta ha scatenato la rabbia di numerose realtà GLBT che hanno presentato la loro denuncia davanti al governo e al ministro di Etica e Integrità Morale, Simón Lokodo.
Gli attivisti hanno accusato le autorità del Paese africano di aver violato i diritti di riunione e aggregazione stabiliti dalla Costituzione e di aver inoltre mostrato un atteggiamento intollerante verso una componente importante del Paese.
Il giudice, richiamato dalla Corte di Giustizia la prossima settimana, ha commentato alla stampa locale di aver comandato un controllo capillare delle organizzazioni GLBT con il solo scopo di verificare l’effettivo “arruolamento”, da parte delle stesse società omosessuali, di bambini e minori.
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