Il coming out sofferto di Ian Thorpe

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Il coming out sofferto di Ian Thorpe Coming Out

Ian Thorpe, il nuotatore pluridecorato australiano ha fatto coming out, dichiarando di essere gay nel corso di una recente intervista. Non vogliamo concentrarci sulla notizia in sé quanto sulla sofferenza provata dal giovane e dalla necessità di sentirsi finalmente libero. Con se stesso e con gli altri.

Ci sono voluti 15 anni dalle prime domande che Ian Thorpe si è posto per arrivare a questo punto. Prima del coming out, recente anche nei confronti delle persone a lui più vicine, il nuotatore era arrivato a fare uso di antidepressivi e di alcol per tentare di combattere la depressione che lo aveva attanagliato. La paura di non essere accettato, l’omofobia che sembra non sparire mai (e basta pensare a molti commenti omofobici che si leggono sulle testate online relativamente a questa notizia,N.d.R): tutti fattori che hanno contribuito alla voglia del giovane di nascondersi ed in questo modo continuare a stare male. Vogliamo lasciare a lui la parola per farvi comprendere meglio:

Ora mi sento a mio agio e non voglio che le persone si sentano come me in tutti questi anni: è più facile ammetterlo, si può crescere, si può star bene, si può essere gay. Ma non potevo più andare avanti così, nelle ultime settimane non pensavo ad altro. Ero depresso perché negavo al mondo la mia vera natura. Sì, ho avuto donne ma non sono eterosessuale: è una cosa che sto svelando da poco, da circa due settimane. Ho raccontato tutto questo alle persone che mi sono più vicine: avevo la sensazione che la bugia fosse diventata troppo grande. Non volevo che la gente mettesse in gioco la mia integrità, ed il mio ego non poteva più mentire.

 

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