Lo sappiamo è un titolo pesante. Ma niente di meglio di “Liam Payne e l’omofobia su Attitude” può rendere davvero l’idea del punto basso toccato dal cantante e dalla rivista stessa, “teoricamente” a tematica LGBTQ. Non si possono leggere delle frasi non troppo velatamente omofobe e pensare di rimanere zitti. Ognuno è libero certo di pensare e dire ciò che vuole e Liam Payne non è da considerare meno intitolato a tali comportamenti, Ma sebbene alcune frasi pensiamo fortemente siano collegabili al volere del management ed alla capacità di pr di aggiustare le interviste scritte, dall’altra parte abbiamo la pelle d’oca e non positivamente, a pensare allo scherno fatto sul movimento “Rainbow Direction“, di supporto alla comunità LGBTQ di fan, sia alle risposte davvero inaccettabili che abbiano potuto leggere nell’intervista. Disgusto, quasi odio nei confronti di bella arte. Commenti fuori luogo su persone e situazioni che non lo riguardano. Non si sa davvero da dove partire. Ah si, lo si sa: dal fatto che siano state pubblicate in una rivista gay. Che ha lasciato spazio e visibilità ad affermazioni omofobe. Vi sembra normale? Potremmo fare le “vecchie volpi” e spiegarvi per filo e per segno perché è accaduta una cosa del genere. Vogliamo limitarci a sottolineare che in nessun caso, e giornalisticamente parlando entra in gioco non solo la linea editoriale ma anche la deontologia, si dovrebbe trovare dell’omofobia spicciola e “velata” su un giornale gay. In assoluto. Che idea si dà, che cosa si spera di ottenere? Davvero una brutta pagina, sia per il cantante che per la stampa.