Ian McKellen invita i vip gay al coming out

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Ian McKellen invita i vip gay al coming out. E lo fa sia per rendere più facile la strada nell’esperienza per coloro che ancora non si sono dichiarati, sia per rassicurare che una carriera non finisce per via di un tale passo.

Ian McKellen invita i vip gay al coming out Coming Out

 

Certo, bisogna tenere conto che in molti casi a legare le persone sono dei pessimi contratti con “clausole morali” praticamente capestro che non lasciano molto spazio di manovra. Ma è anche vero che se ci si sa muovere bene, trovando il modo giusto, forse si riesce in qualche modo a trovare delle scappatoie. Detto questo, e tornando a Ian McKellen, il suo invito è abbastanza chiaro: fare coming out in massa, cambiare il sistema dall’interno. Senza avere paura di perdere tutto. Lui stesso ha fatto coming out nell’88 e sostiene che proprio in quel momento sia giunta per lui quella che è possibile definire “l’età dell’oro” a livello cinematografico.

Fortunatamente il ricambio generazionale nel pubblico punta su un’audience quasi totalmente priva di pregiudizi. Ecco cosa ha spiegato nello specifico dopo le parole di Matt Damon che, citando Rupert Everett, aveva consigliato agli attori gay di non fare coming out :

Per me tutto è accaduto dopo aver fatto coming out. Non avevo idea del fatto che questa cosa stupida fosse veramente un peso sulle mie spalle. Questo è il mi messaggio a chiunque pensi in questa città “Non devo dichiararmi per avere successo nei film”. Per me non è stata così. Vuoi essere un attore famoso che ama le donne nelle scene ed essere un gay triste. In quel caso non c’è scelta:lascia la carriera e vai fare qualcos’altro. Un “armadio” è un posto davvero brutto dove vivere lo sai? E’ sporco, polveroso e pieno di scheletri. Non lo vuoi. Apri quella porta, vola alto e si te stesso.

Ed ha ragione.

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