E’ finalmente iniziata la riabilitazione di migliaia di gay in Gran Bretagna schedati a causa di una legge abrogata (mai troppo presto, N.d.R.) per la quale l’omosessualità era un reato e come tale doveva essere punita. Giustizia sta per essere fatta.
L’impegno in tal senso era stato preso nel 2013 e sebbene con un certo ritardo, finalmente il governo inglese sta mantenendo la promessa data alle associazioni LGBTQ del paese. Si tratta di una riabilitazione formale, soprattutto per le centinaia di migliaia di persone che sono state condannate per il loro orientamento sessuale. Non dimentichiamo che tra le tante persone che vennero incarcerate perché gay vi è anche lo scrittore Oscar Wilde, vanto postumo di una nazione che è stato in grado di condannarlo solo perché attratto dagli uomini. Le cronache mostrano un solo caso finora di riabilitazione ( e postumo): solo il matematico Alan Turing, colui che riuscì nel corso della II Guerra Mondiale a decifrare i cifrari segreti nazisti, ebbe questo privilegio. Ma solo una volta morto: nonostante i servigi resi alla sua patria fu processato per “comportamento indecente” e finì suicida nel 1951.
E’ stato il viceministro inglese della Giustizia Sam Gymah a dare notizia dell’iniziativa:
E’ di enorme importanza garantire il perdono legale a persone condannate in passato per abusi sessuali e che oggi sarebbero innocenti da ogni reato.
Gli interessati in vita, i loro famigliari o chi di loro può fare le veci potranno inoltrare domanda di avvio della pratica direttamente al Ministero dell’interno inglese. Era ora che qualcosa del genere venisse fatto.