Negli Stati Uniti un omosessuale su cinque è sieropositivo. È quello che emerge da uno studio condotto dal Centers for Disease Control and Prevention, nel quele si è cercato di capire quanto sia diffuso il virus dell’Hiv all’interno della popolazione maschile gay.
L’indagine ha riguardato 8 mila appartenenti a quest’ultimo gruppo, testati in 21 città americane con i più alti tassi di infezione. La maglia nera è stata attribuita a Baltimora, dove il 38% degli uomini adulti omosex ha contratto l’Hiv; la cittadina che presenta il minor numero di casi di contagio è Atlanta con il 6%.
La fascia d’età che detiene il primato per il più alto tasso d’infezione è quella che va fra i 30 e i 39 anni d’età. Invece un vero e proprio picco si sta avendo nei maschi di colore fra i 13 e i 29 anni.
A conti fatti dallo studio emerge che il 44% della popolazione maschile con tendenze omosessuali (oltre ai gay sono compresi anche i bisessuali) ha contratto l’Aids, di questi oltre la metà non saà di essere positivo al test.