C’è chi, come i gay italiani, può solo sognare di convolare a nozze con l’amato e chi, come i gay svedesi, ha l’imbarazzo della scelta sul luogo in cui celebrare l’unione. Secondo una recente rilevazione sono 142 le coppie omosessuali in Svezia che nel 2010 hanno deciso di sposarsi sotto gli occhi di Dio (che è evidentemente più magnanimo di quello che è presente nel Belpaese).
È dal 2004 che una commissione parlamentare svedese ha stabilito che la chiesa è un luogo adatto non solo a celebrare matrimoni eterosessuali, ma anche omosessuali. Come mai “solo” 142 unioni in meno di un anno? Per Christina Grenholm, capo della Segreteria teologica ed ecumenica della Chiesa di Svezia, i numero non contano:
Non importa quanti siano i matrimoni gay che sono stati celebrati. La cosa importante è che questi si siano effettivamente potuti tenere.
E pensare che in Italia, le persone che si prodigano in manifestazioni a sfavore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, utilizzano proprio il processo inverso.