Il sassolino l’ha lanciato Barbara Berlusconi, figlia del nostro premier, in una recente intervista pubblicata sull’ultimo numero di Vanity Fair, in cui ha attaccato fortemente Mara Carfagna, attuale ministro per le Pari Opportunità:
La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche.
A difesa del ministro, scende in campo Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib (associazione glbt di centrodestra) che ha azzardato:
Mara Carfagna è il miglior ministro delle Pari Opportunità che l’Italia abbia avuto fino ad oggi. Barbara Berlusconi faccia sfoggio del coraggio e dell’umiltà dimostrati dalla Carfagna nello schierarsi apertamente contro certi poteri forti radicati nella vecchia politica meridionale prima di sparare giudizi ad alzozero.
A supportare le sue tesi, ci pensa il presidente di GayLib, Enrico Oliari:
Mara Carfagna è stata la donna più votata alle recenti elezioni regionali ha difeso come nessun altro la comunità gay e trans in una delle stagioni più omofobe che l’Italia ricordi, la triste estate del 2009, lanciando la prima vera campagna nazionale contro l’omofobia ancora in atto su tv e giornali e portandoci al Quirinale, davanti al Capo dello Stato per la prima volta, riconoscendo alla comunità gay e trans una dignità che nessun ministro di sinistra, magari laureato in filosofia, ha saputo dimostrare. Esprimiamo dunque tutta la solidarietà, continuando a garantire la nostra massima lealtà e collaborazione al ministro Carfagna sperando che le vicende della dinasty berlusconiana la finiscano davvero una volta per tutte di interferire con le sorti del Paese.
Ricordiamo, però, che il ministro non si è fatta promotrice di nessun provvedimento concreto a favore della comunità lgbt (pacs, matrimoni gay, riconoscimento delle coppie di fatto, decreti per contrastare la violenza omofoba degli ultimi mesi) poichè (in)giustamente non specificato nel programma di governo. Alla luce di questi dati (all’apparenza semplicistici ma reali), siamo sicuri che la Carfagna sia il miglior ministro della storia repubblica italiana? O il meno peggio tra i suoi predecessori?