Clark Massad, rappresentante europeo dell’International Gay and Lesbian Travel Association (IGLTA), ha tracciato il ritratto ideale del turista più amato dalle agenzie di viaggio di tutto il mondo. E’ gay, benestante, senza figli, uomini e donne che spendono in media un 30% in più degli eterosessuali e che hanno la possibilità di fare viaggi al di fuori dei normali periodi in cui le famiglie sono impossibilitate (ad esempio durante i periodi scolastici): una comunità globale, che rappresenta il 6% dei viaggiatori nel pianeta.
Un mercato considerato per anni marginale è divenuto un vero e proprio commercio trainante dell’economia internazionale.
L’associazione, che conta 2.200 membri sparsi in 87 Paesi, è diventata ufficialmente membro dell’Organizzazione mondiale del turismo (Omt), agenzia elle Nazioni Unite, festeggiando il proprio ingresso al Pink corner, area del Salone di Madrid. E’ da sottolineare che molte strutture alberghiere si stanno attrezzando per soddisfare le richieste dei propri clienti omosessuali, ed anche il personale è obbligato a seguire un corso di formazione per assecondare i bisogni di tutti. Ian Johnson, direttore dell’agenzia Out Now, ha rivelato:
Il nostro programma ‘gay comfort’ permette al personale della reception, alle donne che rifanno le stanze, ai camerieri, di ricevere una formazione e di sapere come rispondere ai viaggiatori gay e lesbiche.