A seguito delle numerose denunce ai suoi danni (dopo aver fatto riferimento paragonato l’omosessualità ad una malattia da curare con la psicoterapia), Monsignor Rigon corre ai ripari affidando la sua difesa ad un legale, Michele Ispodamia, che nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato:
Monsignor Rigon non voleva offendere nessuno e questa polemica lo ha molto scosso e mortificato perché le sue parole sono state mal interpretate. Non ha parlato di medicina o cure per gli omosessuali ma solo di supporto psicologico. Il suo compito come presidente del Tribunale ecclesiastico è difendere la famiglia. L’omosessualità è un problema per le famiglie nel momento in cui si manifesta in uno dei due coniugi, ovvero quando una persona già omosessuale contragga matrimonio con una persona eterosessuale.
Contrarre? E mica è un virus! Se questo è un tentativo di difesa del sacerdote, siamo messi proprio male!