Luca Di Tolve, il noto protagonista della canzone Luca era gay di Povia a trentanove anni decide di fare un bilancio della sua vita confessandosi in un libro, dal titolo Ero gay, e motiva così la sua scelta in un’intervista al settimanale Oggi:
Finalmente ho trovato il bandolo della matassa della mia vita e se sei contento di una cosa la vuoi dire a tutti!
Dopo aver negato di essere omosessuale, per poi successivamente ammettere di aver avuto un turbolento passato di relazioni occasionali omosessuali, Di Tolve si mette a nudo in queste pagine ripercorrendo la sua vita a partire dalla sua infanzia, con il divorzio traumatico dei genitori, la sensazione di vivere in un gineceo matriarcale e le prime pulsioni verso adolescenti del suo stesso sesso.
Poi Di Tolve inizia ad assecondare i suoi istinti sessuali:
Sono entrato nel giro gay e mi sono buttato a capofitto nella movida sfrenata dei locali notturni!
Infine Luca afferma di essersi converito. La conoscenza profonda di Dio, a suo parere, e l’esperienza incredibile vissuta a Medjugorje l’hanno reso un uomo diverso, capace di affrontare anche il male più spaventoso, l’Aids. Egli inizia a perdere fiducia nella possibilità di incontrare il suo principe azzurro e comprende che i suoi rapporti di sesso gli avevano arrecato solo danno; giunge, perciò, ad una definitiva decisione:
Quando ho visto Teresa è stato colpo di fulmine. Ci siamo sposati nel 2008 dopo due anni di fidanzamento.
Ma si può parlare di conversione?