Michael Stipe, leader dei Rem, ha confessato di essere gay per l’80 per cento, ma guai a chiamarlo bisessuale (Fonte The Guardian):
Su una scala progressiva di sessualità mi ero posto intorno all’80 per cento, ma io sicuramente preferisco gli uomini alle donne. Ho fatto sesso e goduto con le donne fino a quando ho incontrato qualcuno di cui mi sono innamorato, e che ora è il mio ragazzo (il fotografo Thomas Dozol ndr). Odio e mi rifiuto di applicare il termine bisessuale a me stesso. Non mi sembra appropriato. Ci si sente come se si avesse un’altra etichetta.
Il cantante ha aggiunto che crescendo non si è mai sentito “turbato” o “confuso” con la sua sessualità:
All’inizio, sentivo che non era proprio un posto per me. Per una volta sono stato in conflitto da come mi è stato rappresentato, e poi arrivò l’AIDS, e questa è un’epoca che deve ancora essere raccontata in modo approfondito da persone della mia età. E’ stato un momento molto difficile per essere onesto e franco sulla propria sessualità. Una situazione molto spaventosa per gente come me, vissuta senza qualche preoccupazione. Voglio dire, sotto Reagan, non dimentichiamolo, c’è stato un momento in cui stavano parlando di campi di internamento per le persone che erano HIV positivi. Ed ancora oggi, non posso donare il sangue alla Croce Rossa perché ho fatto sesso con un uomo.