Da qualche giorno, è stato creato su Facebook un gruppo altamente omofobo (Abortire un gay è un atto di fede). Dalla descrizione, si capisce il fanatismo di certi pseudoscienziati intenzionati a curare l’omosessualità (considerata una vera e propria malattia):
I nuovi studi del dottor A.Hoffman hanno mostrato come l’omosessualità sia dovuta ad un gene. Inoltre, il dottor Hoffman ha mostrato al mondo come questi geni siano identificabili a partire dalla settima settimana di gestazione. La Chiesa è ferma nella sua nuova posizione: non è peccato abortire un figlio gay. Anzi, è più grave tenerlo con sé e farlo crescere come se fosse normale. Abortire un futuro sodomita non è peccato ma è il male minore. Abortire un futuro sodomita è un dovere morale.
Anche le testimonianze sono agghiaccanti:
Dopo che a mio figlio è stata diagnosticata l’omosessualità vagavo errabonda senza meta ed anelavo la morte sopra ogni cosa: meglio andare all’inferno che far corrompere gli altri bambini dal frutto del mio grembo. Poi un giorno quando stavo per farla finita ho visto un cartellone pubblicitario dove c’era una coppia felice e c’era scritto: Ora tocca a te. La speranza è tornata in me.
Dopo aver abortito il feto omosessuale sono rimasta nuovamente incinta.
Mio figlio è sano, ho visto Dio, sono felice.
I feti che rimangono strangolati intorno al cordone ombelicale sono sicuramente i feti di carattere omosessuale. E’ la genesi psicologica del feto che inconsciamente tenta di addobbarsi con indumenti eleganti, quali scialli e sciarpe in seta, per pavoneggiarsi alimentando il suo sconfinato narcisismo. Questo lo dice l’oms, e la Natura giustamente insegna.
Segnalazione di massa?!