Quando Wendelinus Hamutenya disse a suo padre che era gay aveva 18 anni e fu spedito al reparto psichiatrico del Central Hospital Windhoek; sette anni più tardi è l’uomo gay più visibile del paese, dopo aver vinto la prima edizione di Mr Gay Namibia, il giovane sarà il primo africano di colore a competere per il titolo di Mr Gay World in Sud Africa il prossimo aprile.
Due settimane dopo aver vinto il titolo, il giovane è stato picchiato da due uomini che gli chiedevano una fetta del suo premio in denaro: i vicini avevano fortunatamente notato il trambusto e si sono precipitati in strada per salvarlo; i due aggressori sono fuggiti, mentre Hamutenya è stato ricoverato in ospedale con le costole ammaccate e tagli su naso e fronte.
La Namibia è uno stato indipendente dell’Africa meridionale e ha ancora una legge sulla sodomia che risale al 1927; la legge è raramente applicata, ma nel primo decennio dopo l’indipendenza dal Sudafrica nel 1990, i vertici della Namibia hanno ripetutamente inveito contro i gay.
A 16 anni, ho notato che mi sentivo attratto dai ragazzi e quando ho compiuto 18 anni, l’ho detto a mio padre, ma lui ha prontamente telefonato alla polizia per farmi rinchiudere nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Windhoek Central e farmi curare… [Gli occhi del giovane sono colmi di tristezza, ndr] È stato molto straziante passare oltre tutto questo.
Dopo pochi giorni è fuggito dall’ospedale e grazie agli amici è riuscito a superare il difficile momento e, dopo tempo, si è riconciliato col padre e ora torna a Natale al villaggio della famiglia, dove lo ricevono come una celebrità:
I ragazzi della scuola mi trattano quasi come una pop star, ho firmato autografi sulle magliette della scuola.