L’amicizia tra uomini gay ed etero è un mondo da esplorare perché a lungo negato. Un po’ come l’amicizia tra uomini e donne. Ci si è dovuti ricredere sulla loro esistenza e ben venga: se dovessimo dare rette a questi stereotipi bisessuali e pansessuali rimarrebbero “fregati” a vita.
Tornando seri è importante notare come negli ultimi tempi la società si sia modificata. Certo, l’omofobia purtroppo non è scomparsa, ma nelle loro radici quelle che sono le generazioni più giovani stanno modificando il luogo comune sull’amicizia tra etero e gay non adeguandosi allo stesso. Riuscendo finalmente a far prevalere la realtà dei fatti e delle situazioni piuttosto che gli stereotipi.
L’amicizia gay non “demascolinizza” più il gruppo: quella paura idiota di essere il frutto dell’interesse dell’amico è ormai acqua passata parte di cliché che non trovano spazio nell’intelligenza dei millenials. Le bromance sono all’ordine del giorno. Come è giusto che sia sesso e sessualità non sono una discriminante per la nascita e lo sviluppo di un’amicizia. E di questo bisogna ringraziare l’intelligenza e l’essere sociale dei più giovani ma anche sempre più serie televisive e cinematografiche che dimostrano il cambiamento in atto, soprattutto a coloro cronologicamente più maturi di età che ancora faticano ad uscire dagli stereotipi con i quali sono stati cresciuti.
La chiave di tutto è la comprensione di come si sbagli nel fare della normalità qualcosa che non è tale. Un consiglio ad entrambe le parti? Prendere con meno serietà quelle che sono le “necessità” delle proprie origini: non tutte le donne sono capricciose e non tutti gli uomini gay devono essere fissati con l’estetica.
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