L’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia ha espresso il suo parere friendly verso l’omosessualità: i gay non sono malati da curare (“Non si deve discriminare, censurare o ostacolare anche nell’accesso a eventuali finanziamenti chi con metodo scientifico coltiva la tesi che l’omosessualità sia curabile”). Un invito accolto con entusiasmo da Paola Concia (Fonte Repubblica):
Ringrazio l’Arcivescovo per aver risposto alla mia richiesta di incontro con una delegazione delle associazioni torinesi. La prossima settimana sarò a Torino per partecipare alla Conferenza dell’Ilga, dal 27 al 29 ottobre: potrà essere l’occasione per un incontro sereno e costruttivo.
Parere favorevole anche da parte del sindaco di Torino, Piero Fassino, che ospiterà infatti il congresso annuale di Ilga-Europe, sezione europea dell’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association:
Sono il migliore e più alto viatico per quanti credono che sull’orientamento sessuale il dialogo sia il modo più utile e giusto. La chiesa torinese è attenta e sensibile partecipe della vita delle persone e della città.
L’ex presidente della Regione Mercedes Bresso ha ribadito il suo punto di vista:
Sono contenta del passo indietro della Curia sulle recenti affermazioni offensive sui gay. Adesso mi auguro una riflessione sulla proposta di legge in discussione in Consiglio regionale, senza pregiudizi.
Maria Cristina Spinosa, assessore alle Pari Opportunità del comune, le fa eco:
Le parole di mons. Nosiglia confermano Torino come Capitale del dialogo.
Monica Cerutti, consigliere regionale di Sel, si è accodata alle colleghe di battaglia:
Siamo felici di queste prese di posizione. Ora la maggioranza in Regione tenga conto del reale parere dell’Arcidiocesi e dia corso al progetto di legge di Bresso.