Di fronte all’ennesimo tentativo di affossare la legge contro l’omofobia da parte della maggioranza, Aurelio Mancuso minaccia di fare i nomi dei politici che non hanno il coraggio di ammettere la propria omosessualità per paura (forse) di ripercussioni sulla propria immagine pubblica:
Se la legge contro l’omofobia non verrà approvata, la comunità gay reagirà con forza, smascherando tutti quegli omosessuali invisibili, politici, preti, uomini e donne di potere, che per nascondersi si accaniscono pubblicamente contro le libertà e i diritti delle persone lgbt.
Nella giornata di ieri, le associazioni lgbt hanno organizzato delle proteste pacifiche per sensibilizzare l’opinione pubblica (ma soprattutto la classe dirigente italiana) sull’importanza di una legge che punisca severamente chi commette atti omofobi:
Oggi pomeriggio Equality Italia, insieme a tante associazioni, parteciperà al sit-in davanti a Montecitorio organizzato in vista della discussione della legge. Il primo scoglio saranno le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Lega, Pdl e Udc. Ciò che c’è scritto in quelle orribili pregiudiziali è offensivo della dignità di milioni di cittadine e cittadini italiani, che a differenza di tutto il resto d’Europa, in Italia sono trattati come dei pericolosi pervertiti.
Mancuso ha rincarato la dose:
Non è più sopportabile dopo quarant’anni di battaglie continuare ad essere pazienti e corretti, mentre ogni giorno si viene aggrediti e discriminati. Se saranno approvate le pregiudiziali di costituzionalità, è pronta una campagna che tenendo conto delle leggi in vigore, attuerà una forma intelligente di outing per far comprendere all’opinione pubblica quanta violenta ipocrisia sia presente nella classe dirigente italiana. L’operazione non sarà promossa nè gestita da Equality Italia, rete trasversale per i diritti civili, ma da siti gay indipendenti.