Sembra quasi definitiva la scelta del sindaco di Belgrado, Dragan Djilas, di vietare il Gay Pride (e tutte le altre manifestazioni organizzate in settimana nella capitale balcanica) che, a questo punto, si sarebbe dovuto tenere domenica a circa un anno di distanza dai disordini in città da parte di gruppi omofobi e/0 di estrema destra:
Come sindaco di Belgrado mi appello ancora una volta a tutte le parti a considerare responsabilmente il momento che stiamo vivendo come Paese e come società, rinunciando ai raduni e alle manifestazioni in programma questo fine settimana che complicherebbero una situazione già complessa. I diritti sono garantiti per tutti dalla legge e io non intendo negarli a nessuno, ma devo ricordare che ogni diritto porta con sé un certo grado di responsabilità.
La decisione non è affatto definitiva: sarà premiato il buon senso o un vano sforzo di civiltà da parte del governo cittadino jugoslavo?