Qualche giorno fa il neo-presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha deciso che fosse giusto ripristinare il diritto a ricevere cure mediche adeguate agli omosessuali. Sappiamo bene quanto complesso sia il sistema sanitario americano, quanto anche il nostro si stia pericolosamente avvicinando pure, dunque diamo questa proprio nella giornata contro l’omotransbifobia.
Tutto è partito quando durante la campagna dell’ex Presidente Donald Trump, si fosse ridotto alla definizione di un paziente solo con la parola ‘sex’ ovvero un modo fisso per definire il sesso a cui appartiene una persona. Da questo molte persone appartenente alla categoria trans hanno temuto ripercussioni sul trattamento sanitario che potrebbero dover ricevere a causa della loro natura temendo persino discriminazioni. Un trans si definisce spesso uomo o donna a seconda dei casi, anche se ha un passato biologico da quello identificato burocraticamente.
Una situazione pericolosa che ha portato il dipartimento della salute a fare una considerazione grave “La paura della discriminazione può indurre le persone a rinunciare alle cure, con gravi conseguenze negative per la salute. Tutti, comprese le persone LGBTQ, dovrebbero poter accedere all’assistenza sanitaria, senza discriminazioni o interferenze, punto.” Questa azione vede l’amministrazione Biden ripristinare le politiche del suo predecessore democratico, Barak Obama. L’Affordable Care Act, istituito da Obama, aveva messo un divieto di discriminazione sessuale e non includeva il termine “identità di genere”. Questo è stato visto come un modo per proteggere la comunità LGBTQ+ e questo sembra essere l’obiettivo dell’attuale amministrazione Biden.
Molti americani sperano a questo punto che Joe Biden possa rendere reversibili molte delle leggi create durante l’amministrazione Trump. Infatti l’Organizzazione Americana per i Diritti Civili e Medici ha già tirato una mezza frecciatina per quanto riguarda le leggi sull’immigrazione. Non sappiamo dirvi però quale siano le intenzioni di Biden in merito a questa faccenda. Tornando al discorso il dipartimento della salute ha poi detto “La Corte Suprema ha chiarito che le persone hanno il diritto di non essere discriminate sulla base del sesso e di ricevere parità di trattamento ai sensi della legge, indipendentemente dalla loro identità di genere o orientamento sessuale. Ecco perché oggi il dipartimento ha annunciato che agirà sulle relative segnalazioni di discriminazione.” Dare una notizia del genere dunque, nella giornata contro l’omotransbifobia, è per noi motivo di contentezza per tutte quelle persone che ancora vengono discriminate a causa del loro orientamento sessuale. Un discorso che purtroppo coinvolge anche il nostro Paese e speriamo che si prendano presto i dovuti provvedimenti anche da questo lato della Terra.