Brasile, deputato conservatore stuzzica presidentessa Dilma Rousseff

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Dilma Rousseff ha succeduto Lula alla carica più ambita del Brasile e, all’età di 64 anni, c’è chi ancora sente la necessità che la presidentessa debba fare coming out qualora fosse realmente lesbica: finora sono solo voci di corridoio e gossip di palazzo, quelli che ritraggono la Rousseff come una donna molto più che simpatizzante per la comunità lgbt.

Evidentemente la politica di apertura alla cultura lgbt terrorizza la destra ultra conservatrice del paese, che cerca di diffamare e rendere un orientamento sessuale motivo di polemica e costrutto morale: l’ex militare e ora deputato Jair Bolsonaro ha chiesto che la presidente del Brasile Dilma Rousseff ammetta la sua omosessualità.

Dilma, la smetta di mentire, se le piacciono gli omosessuali, che lo riconosca.

Se la sua è una storia d’amore con gli omosessuali, che lo dica chiaramente.

L’ennesima provocazione è giunta a seguito della proposta di governo volta a includere nei testi didattici delle scuole elementari contenuti sulle relazioni affettive omosessuali, iniziativa che il deputato noto per l’esplicita insofferenza ai gay (che rimpiange la dittatura militare) ha bollato come kit-gay.

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