Nel suo ultimo editoriale, Bruno Volpe, direttore di Pontifex, si mostra piuttosto contrario sulla possibilità di un premier gay (nella fattispecie del governatore della Puglia, Nichi Vendola), qualora si andasse a nuove elezioni politiche in seguito alla caduta del governo Berlusconi. Per dar valore ad una tesi alquanto campata in aria, il gioranlista riesuma addirittura il Duce, quasi per dire che al peggio non c’è mai fine:
Va anche detto che Mussolini non fu il male assoluto e fece anche cosa buone e va rivalutato. Molto meglio lui che un Vendola attuale, almeno Mussolini avava caratura di statista, il pugliese nemmeno quella, ma solo di venditore di fumo e per altro gay.
Ed infine ha aggiunto
Nessuno vuole fare discriminazioni basate sul sesso quando questo si eserciti senza scandalo nel privato e ciascuno nelle pareti domestiche é libero di fare quel che meglio crede. Ma un politico con poteri rappresentativi omosessuale dichiarato fa scandalo, é una cosa orripilante alla pubblica opinione e offende la morale di coloro che credono nel cattolicesimo.