Uno studio, condotto dalla Concordia University di Montreal, ha riscontrato un nesso tra l’omofobia e cambiamenti ormonali di un individuo. Secondo questa ricerca scientifica, i protagonisti di episodi omofobi avrebbero una maggior quantità di cortisolo, l’ormone dello stress presente nel cervello.
Michael Benibgui, a capo del progetto, ha dimostrato numericamente come valori alterati di cortisolo nell’organismo, aumentino il grado di omofobia in un essere umano (normalmente i livelli sono alti durante la mattinata e bassi di notte), incrementando il rischio di suicidi:
Questo dimostra che l’omofobia è un male per la nostra salute. In cerca di sostegno, questi individui potrebbero diventare più esposti e vulnerabili agli attacchi di soggetti esterni. E’ sicuramente un’arma a doppio taglio.
Altri ricerche hanno rilevato un tasso di suicidio (dovuto a depressione o dipendenza di droge) molto più elevato nei gay e lesbiche con una probabilità superiore a 14 volte rispetto agli etero. Chi avrà mai ragione?