Siamo alle solite. Il Sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi (nemico giurato della comunità lgbt) coglie la palla al balzo per parlare di matrimoni gay facendo riferimento all’unione tra Paola Concia e la compagna Ricarda:
Lo considero come tutti i rapporti fra due persone, un fatto che che rappresenta un vincolo affettivo; dal loro punto di vista, anche un rapporto d’amore, ma non ha nulla a che fare con il matrimonio cosi’ come e’ disegnato nella nostra Costituzione laica e repubblicana.
I riferimenti alla Costituzione non mancano:
Questa unione, in se’, non e’ assolutamente giudicabile. In Italia e in Europa c’e’ la liberta’ di praticare l’orientamento sessuale che si ritiene opportuno. Tuttavia la nostra Carta prevede, quali requisiti per il matrimonio, un rapporto tra un uomo e una donna, per realizzare quella ‘societa’ naturale’ che e’ il luogo in cui nascono i figli. Il matrimonio è quello fra un uomo e una donna. Altri sono rapporti diversi: monogami, poligami, omosessuali.