Intervenendo a Klauscondicio, il web programma di Klaus Davi, Carlo Vizzini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, ha parlato di omosessualità all’interno delle cosche mafiose:
Un boss che si dichiarerebbe gay rischierebbe la vita, ma nessuno è in grado di dire quanti omosessuali ha incontrato in un giorno, quindi non escludo affatto che ci siano. E va detto che oggi ci sono modi migliori di dissimulare la propria omosessualità. Come accade per una certa scala di valori, secondo cui un boss non dovrebbe compiere adulterio, essere donnaiolo. Tutte questi “valori”, come anche l’omosessualità, sono cose che vacillano.
E se il figlio di un boss, ammette di essere gay, potrebbe essere ucciso?
Non in quanto tale, ma può rischiare se vuole fare il boss.