Pizza, spaghetti e mandolino. Così nell’immaginario collettivo gli altri paesi definiscono l’Italia, ma sarà davvero così? A giudicare dal lavoro del designer bulgaro Yanko Tsvetkov sugli stereotipi dei vari stati, si può dire che non andiamo troppo lontani dal luogo comune.
Tsvetkov ha realizzato una serie di cartine in cui illustra i pregiudizi più diffusi sugli europei. La Penisola è così definita dagli altri: pizza e musei per i tedeschi, gente amichevole e rumorosa per i francesi, padrini per gli americani, la terra degli spaghetti per i bulgari.
Se invece spostiamo il discorso sui gay, cosa ne emerge? All’interno di questo schema si fanno presenti tutti i preconcetti che hanno le persone omosessuali nei confronti dei vari stati. Partiamo dalla Germania, per il popolo Lgbt è la terra delle darkroom; l’Inghilterra è il paese delle saune; In Irlanda sono tutti repressi; Serbia, Bosnia, Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania sono da evitare come la paste perché sono popolazioni omofobe, a differenza della Turchia dove si vivono uomini omofobi ma sono molto sexy.