L’immagine che vedete qui sopra è la copertina di Charlie Hebdo, un settimanale satirico francese che ha pubblicato un’immagine creata dai disegnatori della redazione, un disegno che raffigura un musulmano che bacia sulla bocca un giornalista di Charlie Hebdo.
Sotto all’immagine del bacio appassionato è scritta una frase che spiega, in poche parole, l’immagine “scandalosa”: “L’amour plus fort que la haine“ (cioé, l’amore è più forte dell’odio). Nello sfondo dell’immagine è possibile trovare alcune macerie ossia quelle della redazione della rivista che, nella notte tra martedì e mercoledì, è stata quasi rasa al suolo da alcune bombe molotov.
Un gesto che ha chiuso una persecuzione che durava da numerosi giorni, tanto che il direttore della rivista, accusato di omofobia, aveva baciato un altro uomo sulle labbra davanti a stampa, giornalisti e disegnatori di Charlie, gli stessi che hanno riproposto l’immagine in copertina.
Un gesto omosessuale che implica la presenza di un uomo musulmano, un simbolo che, oltre a tracciare tratti di matita pesanti come macigni, mette il dito nella piaga e assume il ruolo di critica verso la religione musulmana, un credo per il quale l’omosessualità è e rimane ancora un tabù.