Vi raccontiamo cosa succede a un bel po’ di kilometri da qui. Gli autori della sesta edizione del dizionario di lingua contemporanea cinese hanno omesso “Tongzhi” che significa “compagno”, una parola molto utilizzata dai gay cinesi. Apriti cielo.
Jiang Lansheng, che si occupa delle revisioni, ci ha tenuto a spiegare in un’intervista televisiva:
Sappiamo bene che gli omosessuali si chiamano a vicenda Tongzhi. Ma un dizionario di questo genere non deve per forza comprendere questo termine, noi non vogliamo sostenere o portare l’attenzione a queste cose.
Immediata la risposta dell’attivista Nan Feng:
Inaccettabile che il ‘significato’ gay di Tongzhi sia stato escluso dal dizionario.
Ma Jiang Lansheng non vuole sentire ragioni:
Le mie revisioni onestamente rappresentano la Cina moderna.