Quando è il momento giusto per il coming out? La risposta purtroppo è tutt’altro che scontata. E non solo perchè si tratta di un evento fortemente privato che non dovrebbe essere influenzato da nessuno, quando per il fatto che i tempi, volenti o nolenti dobbiamo accettarlo, cambiano per ognuno di noi, in base alle esperienze, alla situazione e per quanto possa sembrare assurdo a qualcuno, anche a seconda del lavoro che si svolge.
L’augurio che ci si fa è quello di vivere sempre la propria vita in maniera piena ed onesta, soprattutto verso se stessi. Ma questo non è sempre possibile o per lo meno non facilissimo da attuare nell’immediato. Ci sono persone forti, presenti a loro stesse in grado di fare coming out in piena adolescenza, quando essere gay significa nella maggior parte dei casi subire pressioni maggiori dalla famiglia, dalla società e dagli amici. E ci sono altre che a malapena riescono a trovare pace con se stessi, rimandando il coming out di anno in anno. Due estremi? Forse, ma senza dubbio due sfumature che non è possibile dimenticare ne escludere dal quadro generale della situazione. E questo è valido per le persone normali, che non sono costantemente sotto gli occhi dei riflettori.
Pensate alla situazione nella quale si ritrovano i personaggi pubblici. Spesso noi li dileggiamo, auspichiamo che facciano coming out in maniera ampia e totale quasi davanti le telecamere perchè abbiamo bisogno di un esempio o più semplicemente perchè li vorremmo liberi di vivere la propria vita e non vittime dei costanti pettegolezzi. Eppure non è così semplice e non solo per il rischio continuo di outing se pongono poca attenzione alle loro relazioni “segrete”, ma anche e soprattutto perchè il lavoro li costringe quasi sempre a dare maggiore spazio ad una “facciata” che non è realmente ciò che li rappresenta.
Il momento giusto per il coming out quindi quale è? Semplicemente quello che ogni persona sente.
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