Non sappiamo se crederci, ma il premier Matteo Renzi ha lanciato la bomba: a settembre l’Italia potrà contare sulle unioni civili su modello tedesco. Abbiamo il terrore che l’ostruzionismo della politica sarà molto e decisamente poco corretto, ma per quanto non vogliamo sperare a vuoto… vogliamo provare a crederci.
Se effettivamente nulla di immensamente stupido si opporrà agli eventi, a settembre approderà in aula la il disegno di legge che istituisce nel nostro paese le unioni civili per le coppie gay. Queste unioni daranno finalmente alle persone dello stesso sesso gli stessi diritti delle coppie eterosessuali sposate: a partire dalla reversibilità della pensione fino alla facoltà di adottare il figlio del partner. E questo è un punto decisamente importante perché finalmente in questo modo la coppia potrà definirsi genitoriale, cosa che non accade ora. Sebbene serva l‘unione civile affinché anche l’altro genitore venga riconosciuto come tale giuridicamente, questo passo con il disegno di legge in preparazione dovrebbe essere coperto.
L’unione civile delle coppie gay da modo ai partner anche di assistersi reciprocamente in ospedale, i diritti di successione e di eredità. L’unica cosa che rimarrebbe fuori è l’adozione dei figli tradizionale, ma si può sostenere senza dubbio che su questo con il tempo ci si può lavorare. A livello tecnico il modello in preparazione in Italia è quello delle “civil partnership” introdotte in Germania, molto vicino a quello inglese poi superato dalle nozze gay introdotte da David Cameron. E’ abbastanza? In un paese civile no, ci vorrebbe l’equiparazione delle nozze civili.E’ un buon punto di partenza se verranno effettivamente fatte? Sì.
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