Ricordate il lontano 1995 quando esponenti di destra del consiglio comunale di Verona bollarono gli omosessuali come malati e prospettarono per loro addirittura la castrazione chimica? Oggi, nel 2011, Verona si apre al diverso e propone, appunto, lo spettacolo teatrale Divercity-Verona incontra la diversità al Camploy il 5 maggio. La storia verte su un amore omosessuale che provoca l’indignazione sociale. I promotori dell’iniziativa sono stati Stefano Bertacco ed Elena Traverso, esponenti di destra che non sono sempre stati a favore delle cause gay. La consigliera spiega così la nascita dell’iniziativa:
E’ iniziato tutto da uno spettacolo del Gasp per la prevenzione dell’Aids ed è poi nata una collaborazione con Gasp e Arcigay sui temi della discriminazione sessuale. Per la giornata mondiale contro l’omofobia abbiamo voluto smentire l’immagine di Verona come città razzista e sessista e dimostrare anche la nostra sensibilità verso l’argomento.
La Traverso ci tiene poi, però, a precisare le sue posizioni:
Intendiamoci: io sono contro l’intolleranza ma non sostengo il matrimonio omosessuale.
Lo stesso sindaco Flavio Tosi ha spinto per la sponsorizzazione dello spettacolo e si è detto disposto a garantire i diritti di tutti. Un’apertura che ci prospetta un futuro di speranza per i diritti gay!