Uno studio, pubblicato ieri in prima pagina sul quotidiano francese Liberation, ha evidenziato come nel Paese d’oltralpe gli omosessuali siano ancora tra le vittime più colpite da discriminazione salariale. Secondo questa indagine, realizzata da due professori dell’Università d’Evry Val-d’Essone, gli eterosessuali guadagnerebbero il 6,5% in più rispetto ai colleghi gay nel settore privato e il 5,5% in campo pubblico.
La ricerca, condotta su una popolazione di 904 gay, di cui 788 lavoratori dipendenti, ha riguardato anche quella fetta di omosex “non direttamente ‘visibile’ nelle imprese” e questo, secondo uno dei due economisti, renderebbe “la discriminazione subita è ancora più grave”. Al contrario, sempre secondo le cifre rese note dal giornale, le lesbiche beneficerebbero anche di “un bonus del 2%” rispetto alle loro colleghe eterosessuali.
Ancora una volta, quest’inchiesta mette in risalto che l’immagine del gay tipico ricco e spendaccione non si rispecchia affatto nella nostra società, in cui c’è ancora tanta strada da percorrere al fine di ottenere una dignitosa parità e l’integrazione in tutti i campi del tessuto sociale internazionale.