Oggi, 17 maggio, si celebra in tutto il globo la Giornata Mondiale contro l’omofobia. Un giorno importantissimo, che non deve e non può passare sotto traccia, in nessun luogo. L’odio verso i gay, le lesbiche ed i trans, corredati da aggressioni, sono ancora all’ordine del giorno, rendendo necessaria una continua vigilanza.
Omofobia: come nasce
Vi sarebbero tanti modi di definire l’omofobia. Personalmente la definirei come un pessimo mix tra ignoranza e maleducazione condita da violenza. L’omofobo è quella persona che non riesce a non provare odio immotivato per due persone dello stesso sesso che non fanno altro che amarsi. E’ una persona che limita la libertà degli altri. L’omofobia, analizzando la composizione della parola consisterebbe nell’avere paura delle persone omosessuali. Una cosa così assurda che quasi è stupido commentarla. Il problema viene però aggravato dal fatto che l’omofobo, persona estremamente ignorante e stupida, in genere aggredisce le persone dello stesso sesso che si amano, sia verbalmente che fisicamente.
Perché c’è bisogno della Giornata mondiale contro l’omofobia
Il perché della necessità di istituire una giornata mondiale contro l’omofobia è presto spiegato: essa dipende dalla mancanza di diritti e dalle aggressioni che le persone dello stesso sesso che si amano subiscono in diversi stati del mondo, tra i quali purtroppo troviamo anche l’Italia. Il nostro paese si fregia di essere rispettoso dei diritti umani: la realtà non potrebbe essere così lontana. Gay, lesbiche, transessuali non possono vivere in libertà la propria sessualità senza essere dileggiati o peggio aggrediti, talvolta con esiti veramente infausti. L’odio viene portato al suo estremo più violento. E proprio come si fa con le malattie, c’è bisogno di affrontare il problema. La giornata mondiale in questione serve proprio a fare il punto sui diritti ed a ricordare che amare persone dello stesso sesso non è una patologia, è istintivo, è naturale. E che perseguitare una persona solo perché è diversa, è un delitto.