In Iran omosessualità equivale a pena di morte. Non è dunque possibile che un gay riveli al mondo la sua natura. Ecco però apparire su Facebook un gruppo, We Are Everywhere, che raggruppa messaggi, foto e video dalla comunita LGBT iraniana.
In molti nascondono la loro identità, ma lasciano comunque una testimonianza. Come Medhi che mostra solo la bocca e il mento.
In quanto gay, il mio più grande problema in questo Paese è non poter essere realmente me stesso. Ho sempre dovuto sopprimere la mia identità e nascondermi temendo i problemi che potrebbe portarmi una confessione.
Terrore e insofferenza, dunque. Basti pensare che proprio la scorsa settimana sarebbero stati impiccati tre uomini per il reato di omosessualità.