Anche l’ambito aziendale ha scoperto il potere del diverso. Il convegno Lysis. Diversity management: è giusto e conviene, ideato da Domenico De Masi in collaborazione con Alessandro Cecchi Paone è teso a dimostrare come negli impieghi intellettuali odierni non sia più l’uomo eterosessuale a primeggiare, bensì l’omosessuale. De Masi ha così commentato la tesi del convegno che avrà luogo a Capri tra il 6 e l’8 maggio:
Potrebbero essere le donne e gli omosessuali ad espellere i maschi dalla direzione aziendale, relegandoli in mansioni gregarie.
I primi ad utilizzare il Diversity Manager sono stati i dirigenti di Telecom e proprio Fabio Galluccio spiega come sia stato costituito in azienda un comitato diversity e un centro di ascolto telefonico. Oltre a ciò è stato aperto un blog sulla intranet aziendale sul tema della diversità per poter dibattere apertamente la questione.
I manager di City Bank conoscono i vantaggi di tale strategia:
La diversity è un questione sia etica sia di buisness. Se le nostre sedi non avessero una politica di diversity non potrebbero funzionare. E’ una necessità per le aziende presenti sul mercato globale.
Insomma, anche il busiiness, fortunatamente apre le porte al diverso, alla creatività e ad un nuovo modo di concepire il management.