Ospite di Un Giorno da Pecora alla Versiliana, il senatore del Pd, Ignazio Marino ha riferito che se gli venisse offerto il ministero delle Pari Opportunità, farebbe immediatamente una legge a favore dei matrimoni gay:
Sì, se facessi il ministro sarebbe una buona legge da fare. E la farei nella prima settimana.
Qualche ora più tardi, il politico ha rettificato la sua posizione estremamente friendly in un’intervista ai colleghi di Gay.it:
Sono sicuramente favorevole ad una legge sulle unioni civili, ispirandomi al modello britannico delle “civil partnership”. Si tratta di un istituto fotocopia del matrimonio ed, anzi, dopo l’intervento recente di Cameron è anche possibile celebrare il matrimonio in Chiesa, se c’è l’accordo di tutte le parti in causa. L’ho scritto nero su bianco nella mia mozione due anni fa e sono stato, in quel momento, l’unico a farlo. E sto continuando a lavorare nel mio partito, insieme a Paola Concia e Ivan Scalfarotto: durante le ultime assemblee nazionali ci siamo battuti molto affinché il tema non venisse messo da parte come qualcuno avrebbe invece voluto.
Ha aggiunto:
Vogliamo dare garanzie e diritti e combattere l’arretratezza culturale che fa di questi temi dei tabù. L’Europa da anni chiede un adeguamento del nostro ordinamento ai parametri europei sui temi legati ai diritti degli omosessuali. In Italia siamo rimasti tra gli ultimi. Ecco cosa sostengo ed ecco cosa ho sostenuto anche durante la mia partecipazione a “Un giorno da pecora”. Credo fermamente che sia necessario lavorare concretamente, al di là di definizioni e nomi. Su questo mi sono sempre impegnato e continuerlò a farlo.