Balzato agli onori delle cronache estive per la crociata contro i gay e la costruzione di un fossato anti-sesso per gli incontri piccanti degli omosessuali della zona, il sindaco di Spresiano, Riccardo Missiato, ha dichiarato guerra ai trans irregolari, sparsi sul territorio (Fonte Tribuna Treviso):
Quando i cittadini ci segnalano dei movimenti strani, noi andiamo a fare dei controlli incrociati con l’Anagrafe. Guardiamo l’appartamento a chi è intestato attraverso l’Ici, e lo confrontiamo con i dati di residenza e di domicilio. Poi le segnalazioni vengono girate anche ai carabinieri. E’ in questo modo dunque che sta venendo a galla una realtà, forse già nota ma mai scoperta veramente. Molti appartamenti, in vecchie zone residenziali a basso costo, vengono subaffittati a viados che ‘lavorano’.
Il primo cittadino della cittadina veneta ha continuato:
Non possiamo certo fermarli perché sono viados ma i cittadini si accorgono di loro quando li vedono camminare la mattina per andare a fare la spesa, o andare a prendere l’autobus. A quel punto facciamo un controllo, e se l’affitto della casa non è regolare evidentemente lo è perché all’interno si fa qualcosa di illegale o perché hanno qualcosa da nascondere.
Secondo i primi accertamenti delle forze dell’ordine, si tratta principalmente di viados che lavorano sulla strada, ma anche di trans che ricevono su appuntamento con annunci su internet. A questo punto, consigliamo vivamente al sindaco di occuparsi anche dei suoi puritanissimi concittadini eterosessuali, che violano i suoi dettami. Se la legge è davvero uguale per tutti, Missiato dovrebbe ristabilire l’ordine pubblico non riconducendo il problema ad una specifica parte del tessuto sociale di Spresiano. Almeno così farebbe un buon amministratore…