Quando la Chiesa sembra volerci lasciare in pace per qualche giorno, ecco pronto l’ennesimo amministratore pronto a dispensare idiozie a tutto spiano. Riccardo Missiato, sindaco di Spresiano, un piccolo paese in provincia di Treviso, ha inaugurato la stagione della caccia (al gay ovviamente) fino al 22 settembre 2010 con l’obiettivo di riportare l’ordine a causa degli atteggiamenti “trasgressivi” della comunità lgbt locale. Non ci credete? Leggete le sue allucinanti parole
I gay sono malati e deviati, hanno bisogno di aiuto psicologico, dobbiamo scoprire dove sono e identificarli, e se sono clandestini devono venir espulsi. I cittadini li hanno visti sul Piave, sulla Pontebbana e nei parchi pubblici. Dire che queste pratiche sono vergognose è poco, siamo al degrado morale. E i gay non devono invadere la libertà altrui: sono stato a verificare, li ho visti che si appartavano. Ma controlleremo anche i tanti trans che prendono in subaffitto gli appartamenti per prostituirsi. Dobbiamo recuperare certi valori e la nostra morale.
Sotto l’obiettivo minaccioso del primo cittadino anche i trans, che minacciano il decoro e il buon nome della città
Questa non è la prostituzione femminile, questa è maschile e non può passare inosservata. Il Piave ha anche un valore simbolico, c’è un monumento degli artiglieri circondato da preservativi, guanti, salviette. Transenneremo la zona, contestando divieti di sosta e atti osceni, la situazione è diventata intollerabile.