Una campagna di sensibilizzazione alla prevenzione dell’Aids nella comunità afro-americana in Schenectady (New York) ha suscitato le accese polemiche dell’amministrazione locale.
Un cartellone presenta tre uomini di colore su un campo da basket con la didascalia: “Io sono gay, e questo è dove gioco”. Un ministro nero in possesso di una Bibbia e un parrocchiano nero all’interno di una chiesa sono fotografati assieme alla dicitura: “Io sono gay , ed è qui che io prego”. Il consigliere comunale Joseph Allen ha espresso la propria contarietà all’iniziativa pur ribadendo di non avere nulla contro i neri e i gay (Fonte Times Union):
Questo tipo di cartellone è mettere il timbro di approvazione su uno stile di vita gay.
L’associazione Our Own Voices, promotrice del progetto, ha tentato di spiegare il messaggio morale dei cartelloni:
Abbiamo pensato che sarebbe stato utile e pertinente costruire una campagna ad effetto immediato visto che i numeri per l’HIV e AIDS tra i gay maschi neri sono aumentati in modo significativo. Bisogna partire da un luogo di rispetto al fine di affrontare lo stigma e l’omofobia. Che c’è di male nell’essere nero e gay ai giorni nostri?
Alcuni membri del clero nero si sono detti contrari alle affissioni:
E’ direttamente contro la parola di Dio, questo è ciò che Dio odia in assoluto.