Verranno processati per sodomia in Iran quattro uomini omosessuali colpevoli di aver avuto una relazione con persone appartenenti allo stesso sesso. Saadat Arefi, Vahid Akbari, Javid Akbari e Houshmand Akbari si aggiungono così alle altre vittime dell’omofobia che negli ultimi mesi sono state processate e giustiziate in piazza per aver avuto rapporti omosessuali.
L’appello ha scosso numerose personalità politiche che hanno dichiarato di voler agire in difesa dei quattro uomini. Tra tutti gli interventi, uno dei più commossi e sentiti è stato quello pronunciato da Mehri Jafari, impegnato nelle cause dei diritti umani:
Sono rattristato per questi quattro uomini. L’esecuzione è un intervento inconcepibile e purtroppo da soli non potremo fare nulla per fermarlo; le autorità internazionali possono agire insieme e fermare questo omicidio.
Ad affrontare il tema della complessa legislatura iraniana è stato invece l’HTW (Human Rights Watch) cha ha portato all’attenzione delle autorità la complessa situazione legislativa dell’Iran: il Paese non distingue i crimini della violenza sessuale dai rapporti omosessuali consensuali, un errore che manifesta la discrepanza culturale e morale tra Oriente e Occidente.
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