I rabbini appartenenti alla comunità zionista hanno deciso di sposare uomini gay con donne lesbiche per non violare la loro fede proibizionistica nei confronti dei matrimoni omosessuali. Il rabbino Areleh Harel, secondo l’Haaretz, pare aver già praticato 50 di questi specie di matrimoni e con i suoi colleghi ha istituzionalizzato l’iniziativa, appoggiato da altre comunità religiose che praticano i matrimoni combinati. Haaretz riporta:
I matrimoni gay-lesbica sono da sempre stati praticati tra gli ultra-ortodossi, ma questa iniziativa è differente: non vuole tenere nascosto il problema ma vuole riconoscere l’omosessualità e questo grazie anche a quattro organizzazioni per religiosi omosessuali (Havruta, Bat Kol, Hod e Kamocha).
Harel ha spiegato che, mentre gli omosessuali secolari ricercano e desiderano i matrimoni con membri dello stesso sesso, i religiosi omosessuali sono ancora riluttanti rispetto a questo, poichè non vogliono tradire la proibizione sacra riguardo l’omosessualità e, quindi, cercano altre soluzioni.
Le coppie descrivono il loro rapporto come un matrimonio d’interesse. Alcune di loro avranno figli grazie all’inseminazione artificiale. Un portavoce di Havruta afferma di essere contrario all’iniziativa che tende a scoraggiare i rapporti con membri dello stesso sesso che per un gay sono l’unico modo per realizzare sè stesso ed essere felice.