La corte suprema in India definisce “famiglia” anche le coppie gay

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La Corte Suprema indiana ha stabilito che i benefici familiari previsti dalla legge devono essere estesi alle famiglie miste, alle coppie dello stesso sesso e ad altri nuclei familiari che la corte considera “atipici”, ampliando la sua definizione di famiglia. È l’ultima di una serie di decisioni giudiziarie a sfidare i costumi conservatori del paese e potrebbe avere importanti implicazioni per i diritti delle donne e dei gay. Eppure, nell’ultimo decennio, la Corte Suprema ha costantemente scalfito le visioni più conservatrici di genere e sessualità, donne sul posto di lavoro e ora, famiglia. Si è cominciato quando La Corte Suprema ha depenalizzato l’omosessualità nel 2018, ribaltando uno dei più antichi divieti al mondo sul sesso gay consensuale riscrivendo di fatto la storia indiana e dando vita ad un movimento che ha portato ad altri risultait. La giustizia ha scritto che “famiglia” potrebbe essere definita da varie configurazioni di adulti che occupano i ruoli di tutori primari con bambini sia biologici che non biologici.

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Il giudizio della Corte Suprema è definitivo, ma le sue capacità esecutive sono limitate, lasciando aperta la questione di quanto effetto pratico immediato possa avere questo ordine, in particolare nelle parti più conservatrici dell’India. Inoltre, molte questioni familiari vengono decise in via extragiudiziale. Tuttavia, la sentenza è stata salutata come una pietra miliare nella marcia verso l’uguaglianza per le donne e la comunità LGBTQ+ in un paese in cui le questioni familiari, inclusa l’affidamento dei figli, spesso mettono i genitori non sposati contro le famiglie allargate in lunghe battaglie legali nei tribunali della famiglia.

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Ad esempio, mentre la legge indiana stabilisce che nella maggior parte dei casi l’affidamento dei bambini piccoli dovrebbe essere affidato alle madri, le famiglie hanno – e spesso esercitano – il diritto di sostenere che il bambino sta meglio con il padre, nel contesto di una tradizione indiana tradizionale. Famiglia unita, in cui diverse generazioni vivono sotto lo stesso tetto. In altri casi, i tribunali della famiglia hanno concesso l’affidamento a nonni o altri parenti perché la madre di un bambino lavora fuori casa.

In India, il matrimonio è regolato da una serie di leggi religiose personali, che risalgono all’era coloniale e variano a seconda delle fedi, e da una legge secolare chiamata Special Marriage Act. Entrambi definiscono il matrimonio come l’unione di un uomo e una donna. Legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso richiederebbe una revisione del sistema legale indiano, ha affermato il governo indiano.