Il paese di Vladimir Putin ha regole severe e retrograde per quanto riguarda l’omosessualità e pare che questa volta a farne le spese sarà l’attesissimo film Disney “La Bella e la Bestia”, la cui uscita nelle sale italiane è prevista per il 16 marzo 2017.
In Russia infatti una legge del 2013 vieta di diffondere contenuti collegati all’omosessualità tra i minori. Secondo la legge russa, l’amore tra persone dello stesso sesso è un “rapporto non tradizionale” e per questo il deputato Vitaly Milnow ha scritto una lettera al ministro della Cultura Vladimir Medinsky chiedendo di prendere posizione contro il film di Disney, definito come «una vergognosa propaganda di relazioni peccaminose e pervertite mascherata da favola per bambini».
Il personaggio gay della discordia è Le Fou, amico inseparabile di Gaston, il bullo del paese che vuole a tutti i costi conquistare l’amore di Belle. Le Fou vorrebbe prima essere mascolino e determinato come Gaston, poi invece scopre di avere per lui un’attrazione e di desiderare di baciarlo. Secondo quanto affermato dal regista del film, Bill Condon, Le Fou è confuso riguardo alla sua sessualità, esattamente come succede a tante persone alla ricerca della propria identità sessuale.
Le dichiarazioni del regista sono bastate per fare scattare l’allarme rosso in Russia, dove probabilmente il film sarà vietato ai minori di 16 anni. Nel paese di Putin infatti l’omosessualità è stata depenalizzata come reato soltanto nel 1993 e dal 1999 non rientra più nella lista dei disordini psichici. Il Paese però resta ancora fortemente omofobo e negli ulti anni sono stati molti gli attacchi omofobi che si sono verificati.
Il ministro della cultura Medinsky per il momento non ha risposto alla richiesta di Milnow, ma non ha escluso la possibilità di vietare il film e ha detto alla BBC:
Appena avremo delle copie della pellicola le esamineremo e valuteremo il da farsi in base alla legge