Chi fa coming out lavora di più e meglio. A stabilirlo è uno studio condotto dal Center for Work-Life Policy, nel quale è emerso che tutti gli omosessuali, bisessuali, lesbiche e transessuali che hanno deciso di rendere noto il loro orientamento sessuale sul luogo di lavoro, rendono di più.
I dati dicono che il 64% delle persone dichiarate si sentono appagate nella carriera, al contrario invece del 48% che si è detto profondamente insoddisfatto nel svolgere la sua attività e nel livello di successo raggiunto. Se invece parliamo di fiducia tra dipendenti e capo allora non c’è ombra di dubbio che il popolo lgbt “alla luce del sole” ha maggiore tranquillità nell’affidarsi alle scelte dei piani alti: il 47% afferma di fidarsi dei boss, viceversa quelli che non hanno fatto ancora coming out raggiunge a stento il 21%.
Insomma, la ricerca fa notare come ci sia maggiore serenità, e di conseguenza produttività, nei luoghi di lavoro in cui le persone gay fanno coming out. I paesi che hanno intenzione di far innalzare il PIL tengano presente quanto emerso.